Aborto VS Pedofilia

Presunzione e mancanza di prospettiva temporale.
Non ci muoviamo da qui, siamo saldamente ancorati al flusso temporale definibile come “PRESENTE” e già il ricordarsi se abbiamo mangiato trippa o moeche ieri a cena è un’impresa resa possibile unicamente dal nostro scellerato processo digestivo che troppo ha tollerato. In Passato.
Il Passato, appunto.
Nel passato riconoscevamo giuridicamente il Delitto d’Onore ed il matrimonio riparatore, questo fino a quando una tale che pochi di voi conosceranno – Franca Viola – si oppose a questo rituale da pre-cambriano e forzò le istituzioni ad un cambiamento radicale facendo abrogare quell’Orrore legislativo che intrinsicamente costituiva. L’altro ieri, all’inizio degli anni 70.


Non vi parlerò di Franca, se volete vi informate.

Oggi parliamo di cultura e di sottocultura. Nel nostro caso, quella occidentale à europea à cristiano-cattolica cui tutti, anche quelli più shintoisti tra noi, tendiamo per evoluzione geografica.
Parliamo di un prete, che dal suo pulpito predica che la pedofilia è una aberrazione minore rispetto all’aborto –

“ed ecco io vidi la gente strapparsi i capelli, accendere le torce del fuoco purificatore ed organizzare talk-show, streaming, dirette video, per chiamare a raccolta i più probi e consegnare il servo al suo padre celeste”

Ha detto il vero.
Il suo Vero.
Se parliamo dell’opportunità di fare un paragone così profondamente compostabile, siamo sull’etichetta e non sul merito e tutti o quasi profondamente d’accordo: concorsi a premi tra diverse efferatezze non hanno veramente senso d’esistere ma tant’è.
Stiamo sul merito.
Lasciamo che il cattolico esprima il pensiero cattolico.
Per cui non esistono matrimoni tra stesso sesso, l’aborto è comparabile alla soppressione della vita di un bambino e non c’è differenza tra nato o nascituro, nessuna area grigia, nessuna sfumatura, e quindi fa meno schifo agli occhi del Creatore violentare un bambino in età prescolare che ucciderne un altro.
Ve la prendete con il prete che ha commesso un solo errore – scegliere la via alternativa al silenzio, che  non rende diverso un retropensiero per noi orribile e sconvolgente ma che tale è per inalienabile principio religioso, bensì lo cela, non lo rende palese.
Almeno fino alla prossima enciclica, l’atto di generazione della vita non avviene in diversi step – non ci sono tempi in cui il feto è dissimile da un figlio – perché dovrebbe, in fondo? Che differenza c’è tra un feto al novantesimo giorno e quello al novantacinquesimo, se non una differenza di carattere prettamente GIURIDICO.
Quindi che si fa? Picche&Forconi ed insegniamo la modernità agli antiquati?
Si, perché abbiamo ragione noi. Abbiamo sempre ragione noi e gli altri dicono cazzate, fino a quando ti rendi conto che dicevi cazzate anche tu e ti trovi costretto a cambiare, ad adeguarti, ad evolvere.
O muori convinto, pieno di cazzate, ma sono le Tue Cazzate e ne vai fiero e non le cambieresti nemmeno per il segreto della felicità.

La Laicità dello Stato è riconosciuta universalmente: date a Cesare, che ad essere cattolici nessuno vi obbliga più da tempo ma quando andate a messa natalepasquabattesimi, ricordatevi qual è il Pensiero a cui, temporaneamente, labilmente, poco convintamente, aderite.
Siate un po’ più consapevoli ed un po’ meno ignoranti, che Dio perdona – ma la rete no.

Oh, cosa ci azzeccava la questione sulla mancanza di prospettiva temporale?
Ve lo dico, nel caso abbiate sinapsi esitabonde: il pensiero mainstream di oggi non è quello dei di che furono.

Pensare che esista solo il maledetto Oggi, vi esime dal rendervi conto che l’anormale, l’inaccettabile, poteva essere normalissima consuetudine fino a ieri l’altro, ma non esime ma dal ricordarvi che dare lezioni di civiltà a valle di recenti conquiste sociali, provenendo noi da quel tiepido medioevo che giudicava normale rapire e stuprare una ragazza per poi chiederla in moglie, è semplicemente stupido.