Fly Lufthansa

Pulsazioni.L’orizzonte si contorce in uno spasmo tra carni lucide di miasmi e grondanti fluidi.

Prima un rettangolo che si fa ellisse ed ancora si stringe fino a scomparire in una linea troppo sottile per essere percepita ma, affilata come un coltello, attraversa diverse consistenze cerebrali lasciandomi preda di una indefinita catatonia emotiva.

È il cielo su cui cammino, striato nell’armonica da latrati infantili, l’immenso terreno di luce che non eclissa, che offende lo sguardo per un potenziale infinito facendosi regola geometrica divenendo una sequenza numerica composta ed ordinata a rappresentare il caos che nascondo e che non ha definizione terrestre.

Una dispersione continua nel flusso del tempo, che corrode e divora la materia delle nostre esistenze, che ci confina all’abisso ordinato, a stalle ricolme di merda di cui ormai abbiamo imitato i colori fino a renderle profumate ed appetibili; che ci vuole atolli in cimiteri d’acqua.

WebReligion

Il Veganesimo è un Culto.
Ho deciso che è così.

Ha i suoi dogmi, i suoi fedeli incapaci di discutere le proprie certezze, il proprio senso di assoluto e soprattutto quel je-ne-sais-quoi di abbandono fideistico che serve per sopravvivere agli attacchi verbali dei contestatori.
Fornisce grandi alberi sui quali arrampicarsi in modo da evitare qualsiasi tipo di dibattito aperto e da come start pack tutta una serie di informazioni dettagliate che sembrano tantissimo i pieghevoli distribuiti in chiesa per controbattere ai Testimoni di Geova: magnifiche guide “How To” in 10 passi che avevano lo scopo di  argomentare/allontanare i piazzisti di Dio in modo subitaneo (edizioni Paoline).

Mi ricordo anche l’adesivo con una pia madonnina tutta china e con le mani giunte in preghiera sotto il quale recitava “QUESTA E’ UNA CASA CATTOLICA!”: chi ha orecchie da intendere, intenda, qui le copie de La Torre di Guardia, che io adoro, le schifiamo.

Non fosse che in quanto ad invadenza mediatica siamo ben oltre i cari amici della Bibbia, qui il tentativo di educare è stato sostituito dalla necessità di convertire e questo accade per la maggiorparte degli aderenti alla dottrina Vegan – mentre la solitaria componente del macrogruppo si vede sempre più rappresentata da Sacerdoti mediatici in cui non si può legittimamente riconoscere.
Quelli che augurano morte, distruzione e metastasi assortite ai consumatori di carne. Quelli che imbrattano un manifesto mortuario inneggiando alla dipartita di un cacciatore, quelli che vanno a rompere le balle ai pescatori, che fanno i picchetti, che magari hanno le scarpe di aziende maglia nera nello sfruttamento del lavoro minorile in asia ma who cares? I cani sono meglio delle persone.

Certo che lo sono.
Sono sottomessi, non hanno un opinione, dispensano generosamente amore 24/7, sono protettivi, si affezionano al proprietario senza alcuna finalità accessoria.
Facile andare d’accordo con un cane. Meno facile rapportarsi con simili fallibili come noi, limitati come noi, meschini, bugiardi, infidi come noi.
L’antispecismo, il principio per cui la vita ha lo stesso valore per tutti – è una trojata di proporzioni epiche e pensare di doversi confrontare con queste sensibilità deviate ed immature è quantomeno preoccupante.
D’altronde il vero vegano non può semplicemente “guardare e passare”, sarebbe un atteggiamento ai limiti dell’apostasia ed è una cosa che, per paradosso, comprendo perfettamente: se Io pensassi che ogni vita ha lo stesso valore, come potrei stare fermo davanti alla strage continua dei miei simili? Come potrei sopportare questo inutile olocausto?

Non potrei. Period.

Trascendiamo dalle ragioni fisiologiche. Oggi non mi importano e ne ho già parlato altre volte e diffusamente, qui non interessa la Logica, ma l’Emotività che essendo riferita ad entità occidentali è bellamente separata e distanta dal resto alla facciazza del taoismo. Si perché la matrice cattolica che impregna ogni particella del DNA della maggiorparte dei vegani occidentali diventa assolutamente evidente nel modo di rapportarsi con le eresie e quindi le reazioni di interfaccia migrano da una tenue pietas nelle migliori delle occasioni, a sentimenti più facilmente riconoscibili come rabbia, odio.

Odio giustificato. Dal loro punto di vista.
L’odio che potrei provare io per chi uccide un mio consimile, senza motivo reale.

Lascia che manchi la bontà del principio di base, lascia pure che le teorie su cui poggia l’etica vegana siano di una opinabilità terrificante – siamo sul territorio della religiosità, dove esiste il Bene ed esiste il male ed in mezzo non c’è posto per niente.

Choose your Side.

Il trionfo della Morte

Stiamo a dibattere di un solo morto, si mobilitano in massa – si levano bandiere, standardi e qualche spranga qua e la.

Non dibattiamo. Uccidiamo di più.

Negri, Cinesi del cazzo che evadono le tasse e vendon merda, Rumeni che ci rubano il lavoro, albanesi spacciatori e papponi di sta minchia, forlivesi che non sanno guidare, terroni che vivono di assistenza, donne che sono tutte puttane, puttanieri, preti pedofili, bambini abusati, pallavolisti, cassiere dell’OBI che non ti salutano mai, il coglione che ci ha tagliato la strada, i politici corrotti, i bambini maleducati, gli obesi, gli anoressici che sono deficenti, i depressi che se li butti in una zona di guerra vedrai eh!, i vegani che hanno scassato le balle a tutti con il semolino ed il seitan, i vegetariani perché sono una via di mezzo, gli omnivori perché sono Cruelty non-Free, gli animali sgozzati, le pozze di sangue, le ossa schiacciate e macinate, i tessuti ridotti a creme ed idrogenati, i topi nelle Big Babol, i mussulmani perché sono tutti terroristi assassini, i cristiani che si inculano i bimbi, gli ebrei perché hanno rotto con la Shoah, i nazisti perché sono rimasti con i lavori a metà, i comunisti perché non era vero che erano comunisti, i grillini che sono i depositari della morale, i piddini che sono tutti ladri immanicati, la Marmite che non dovrebbe nemmeno essere considerata un alimento, l’acqua dal rubinetto, la spuma da mille, la sabbia e le cose che calpesti nel fondo del mare.

Ammazzate tutto. Che non resti più niente di vivo, di identificabile. Uccidete anche dio, se riuscite a prenderlo.
Uccidete me, prima che io decida di uccidere voi che a diverso titolo sono certo rientrate in almeno una di quelle categorie.

Che la morte trionfi.

Grazie Bruegel.

Prime Pietre – chi le depone e chi le scaglia

Il problema della gente involuta, della Gente in senso ampio, è la mancata assunzione di responsabilità a cui segue una costante ed imperitura opera delatoria che va a carico dell’insieme esclusione Me Stesso.

Abbiamo poca pratica con i giudizi riflessivi, con l’autocritica lucida e con l’accentramento delle colpe – conosco pochissime persone con un livello ordinario di autostima che dopo aver riflettuto se ne assumono consapevolmente un eventuale carico. Troppo poche.
Ovviamente i tapini che fanno dell’autocommiserazione fatalista il loro cuscino emotivo sono ridotti anche peggio di quelli che sono convinti di essere infallibili – anche qui il giusto si posiziona abbastana a metà via tra questo 0 e 100 che ho appena definito.

Certo l’esagerazione, il parossismo, hanno un grande fascino.

Ho fatto ragioneria, sono uscito con 36 (su 60, detto anche 36 politico – il minimo).
Posso dare la colpa al mondo, a casa non mi capivano, mio padre era morto quando avevo 15 anni, gli insegnanti ce l’avevano con me (beh, UNA ce l’aveva con me, ma credo che aujourd’hui sia stramorta, la Bastarda), qui una volta era tutta campagna e non ci sono più le mezze stagioni – ma la verità è molto meno composita dell’infinito numero di concause occorse a concretarla. Non studiavo e non andavo a scuola.
Nel mio ultimo anno da studente sorpassai i 120 giorni di assenza, le confortevoli sale al piano rialzato del Caffè delle Arti erano spesso più allettanti delle tetre camerate disadorne dell’istituto tecnico commerciale: scuola assolutamente senza fascino.

Oggi potrei essere famoso come Fanfani, o almeno come Costantino, potrei avere un lavoro strapagato in una partecipata, essere un camorrista temuto – o tutte queste cose assieme.
Oggi faccio il muratore, faccio l’elettricista, sono magazziniere, stendo l’asfalto per strada, lavoro come lavapiatti: colpa degli immigrati.

Ieri era colpa dei terroni, oggi degli albanesi e dei rumeni, che rubano a diverso titolo, ci sottraggono il lavoro, accettano condizioni lavorative degradanti ed abbassano la qualità dell’offerta lavorativa. Facevo il camionista, ero ricco.
Rappresentante ricco.

Oggi c’è il Jobs Act. Fornero.
Siamo tutti licenziabili, per colpa della Kamchatka. La prostituzione. Badanti.

Negri in secondo piano, adesso Balcani – voi dopo. Pomodori.

Ho 50 anni e sono senza lavoro, sono incazzato ed è colpa dei polacchi: polish vermin. Brexit. Colpa di Tizio.

Sia mai che ci sia una parte di responsabilità di chi ha partorito e cresciuto questa classe politica corrotta, di chi ha permesso che i diritti dei lavoratori e lo stato sociale venissero erosi, degradati, svuotati dei loro contenuti, rimanendo Cornici Rosse senza tela.
Di chi si è adeguato, si è piegato, si è negato alla lotta e beveva mojito mentre il mondo gli si sgretolava attorno: di chi ha detto si quando c’era da dire no, di chi ha detto che tanto non cambiava niente.

Indolenza, pigrizia, rate per l’iPhone 6. Cosa fa mio figlio la sera?
La retta dell’asilo è troppo cara.

Il piccolo vortice delle umane cose che si cimenta ad agitare detriti di quotidianità facendoci sentire meno responsabili e più vittime.
Vittime di Io.

Io, tornasse a casa Loro.

Qua è mica il paese del Bengodi, 70 euro al giorno, Mercedes sotto al culo. Bevono e Rubano, le carceri piene.

Sempre noi, che abbiamo le palle impigliate talmente strette nella morsa del garantismo e del semprefinto buonismo che siamo incapace di gestire la novità di flussi umani provenienti da culture profondamente diverse e che magari non condividono la nostra scala valoriale.
Noi incapaci di imporla e farla rispettare, e allora fuori il delinquente che non ha nulla, fuori Dimitri ed Alexandru – in galera io però se non pago l’ENEL mi staccano stato di merda. Noi che passiamo dal poverini a bruciamoli tutti in una manciata di secondi, abbondando di idiozia tra estremi.

Brexit. Italian dogs. Italianen. Vietato l’ingresso a cani e italiani.
Ma poi chi lo fa il caffè, coglione?
Tornate a casa! Torno a casa. Cos’è casa?

Blame. Whatever.

Lo specchio, prima che sia troppo tar

Ajeesh e Jelastine chi?

Siamo sempre una massa di inconfutabili semistronzi con la memoria corta quanto il membro di Kim Jong-un.
Penso ai maro  da tempo e la cosa che più di tutte mi indispone è che ormai nessuno parla del perché siano in attesa di processo ma solo di pertinenze o per dirla all’italiana, di fòro competente.
Nel febbraio 2012, Girone e Latorre imbarcati su un mercantile (la Enrica Lexie) aprono il fuoco su due pescatori indiani ferendoli a morte. Due persone che non hanno nemmeno diritto di memoria (qui da noi, quantomeno) che forse erano nel posto sbagliato e nel momento sbagliato o forse no, questo verrà chiarito in sede di dibattimento, ma che di certo non meritavano di fare una fine così indecorosa.

Diciamolo, sei li che peschi e ti sventagliano una raffica di Beretta AR – non è bello.

Ajeesh Pink e Valentine muoiono sul ponte della nave dove lavoravano, come due stronzi e l’unica cosa di cui si parla non è se sono state violate le regole di ingaggio, se si tratta di un’azione legittima (ma l’omicidio lo è mai?) o di un assassinio, se sono stati avvisati adeguatamente – no, noi ci preoccupiamo SOLO di dove si svolgerà il processo in modo da evitare aprioristicamente l’eventualità della pena di morte, che vige a tuttoggi in Kerala.
Acque internazionali, non acque internazionali, Italia, India, legittimità della prigionia.
Si ammalano, rientrano, forse restano ma poi no, glieli ridiamo e in qualche modo che ancora ignoro i due militari assurgono alla mistica propria degli eroi – perché noi siamo fatti così, come dicevo nella prima riga di questo articolo, ci basta poco un gol ai mondiali una maglia rosa e sei l’eroe del momento.
Mi ricorda il caso di Joseph o’Dell, messo a morte nel 1997 nonostante all’ultimo momento fossero state confutate alcune prove assolutamente determinanti sul processo che lo aveva portato nel braccio della morte con l’accusa di stupro ed omicidio: la salma venne trasferita (e fortemente voluta, nonché pagata a spese dei contribuenti) in Italia e gli venne dedicata una lapide in marmo di Carrara con dedica in doppia lingua. In sua difesa intervennero anche il nostro papa polacco e Madre Teresa.
Tutto molto bello, peccato che fosse già stato condannato precedentemente per aggressione, rapina e omicidio colposo quindi, ok, illegittima la pena di morte ma anche la causa per la beatificazione pare essere un tantinello sopra le righe…no?
No. Evidentemente no.

Non basta? Cermis, sempre a febbraio come per i maro, un’aereo Grumman EA-6B Prowoler vola coglioneggiando sui cieli della Val di Fiemme durante un’esercitazione e lo sapete come sono gli americani, caciaroni e giocherelloni, quindi vira di qua che viro di la tranciano i cavi di una funivia turistica provocando la morte di 20 persone.

Ci stiamo avvinando per verosimiglianza?

Il pilota è un marine, Richard J. Ashby, subito l’Italia ne chiede metaforicamente la testa anche perché si scoprirà nell’immediato che i nastri delle conversazioni che interessavano il caso erano stati colpevolmente distrutti subito dopo l’incidente.
Niente da fare, l’America li vuole giudicare a casa loro e quello che da noi sarebbe stato giudicato omicidio preterintenzionale da loro si trasforma in una blanda sentenza di congedo con disonore senza altre conseguenze legali.

Ovviamente la loro difesa sostiene che l’altimetro era guasto, come noi sosteniamo tacitamente che Latorre e Girone abbiano agito in perfetta concordanza con le leggi internazionali.
Ovviamente la convenzione di Londra stabilisce che i militari NATO vengano processati nei loro rispettivi paesi (per eventuali crimini commessi in paesi alleati), come noi sosteniamo che essendo in acque internazionali abbiamo il diritto di gestire il processo in sede diversa da quella che invece gli indiani ritengono pertinente. Detto questo, ai tempi si innestò un caso diplomatico di grande impatto che incrinò (per poco pochino) le relazioni Italia – Stati uniti, dove noi volevamo giustizia e punizione adeguatamente severa e loro portarsi a casa “i loro uomini” per gestirsi la cosa tra le 4 rassicuranti mura della Virginia.
Le prove, come sempre, ognuno le legge in base al punto che vuole sostenere – violazioni delle regole di ingaggio, velocità eccessiva dell’aereo, quota troppo bassa, mancata segnalazione nelle carte aeree dei cavi della funivia, mancato avviso ai pescatori, intralcio alla giustizia, distruzione di prove.
Le prove diventano soggettive.

L’unica cosa oggettiva, come sempre, sono i Morti.

Non Esiste più l’Est

Non esiste più l’est e non mi consola l’idea di definirmi in altri punti cardinali.

Appena ho appreso la notizia mi sono precipitato di corsa a comprare scatole e scatole di carne bovina in confezione da 125 grammi, così, per essere sicuro di non rimanerne senza.

La calca ed il panico ovunque, tutti quanti passeggiavano simulando indifferenza ma io potevo avvertire in loro un acuto e sottile terrore.

La ragazza bionda che pesa la verdura è crollata per esempio, ed anche se si è giustificata davanti agli altri abbozzando il fatto che le avevo fatto pesare 32 volte i pomodori, io ho saputo cogliere le vere motivazioni della crisi isterica che l’aveva assalita.

Ho poi stabilito una media ponderata dei 32 pesi che la bilancia elettronica aveva misurato e contemplato il banco della frutta secca, in particolare i ceci americani.

Relazionando la quantità di frutto ingerito rapportato direttamente al peso complessivo del cece americano mi risulta difficile credere che il resto non sia commestibile; tutto quello spreco sarebbe illogico.

In data Venerdì 17 Marzo del 1997, data in cui concretai la mia teoria sul cece americano ingerendone l’intero frutto davanti agli occhi increduli di un folto pubblico di avventori, fui bloccato prima della fine del mio esperimento da alcuni uomini vestiti di bianco che si erano preoccupati del fatto che fossi caduto riverso al suolo.

Ho successivamente tentato di spiegare ad un dottore che mi stava visitando (perché questo è il ricordo successivo agli uomini in bianco) le importanti motivazioni che mi avevano spinto a quel gesto; mi hanno dato un ansiolitico, anche se ancora oggi ne indago le motivazioni.

Ho caricato le scatolette di tonno una ad una, cercando di bilanciare il peso equamente all’interno del carrello ma anche questa mio accorgimento, tutta la meticolosa preparazione del carico di spesa è stato vanificato dall’urto della Signora Grassa.

La Signora Grassa mi segue ovunque!

Non fa parte del genere umano, è un essere informe e crudele che vuole solo il dominio del mondo e, cosa più terribile, si muove in mezzo all’indifferenza e la paura della gente.

Le scatolette sono rotolate attraverso la superficie del carrello producendo un fastidiosissimo suono metallico ed hanno scomposto la struttura che avevo predisposto per il loro trasbordo in un sacchetto di plastica riciclabile.

Ho guardato con odio la Signora Grassa, è la prima volta che ho il coraggio di farlo, e le ho urlato contro per allontanarla da me e lei ha urlato a sua volta rivelando finalmente la sua vera natura di Essere Ostile.

Ho fatto quindi l’unica cosa che un uomo coscienzioso avrebbe potuto fare, l’ho massacrata con una delle mie scatolette colpendo ripetutamente il lobo occipitale fino a sentirlo molle sotto le mie mani.

La gente fuggiva terrorizzata dagli strepiti della Signora Grassa e nonostante li rassicurassi del fatto che non avrebbe più potuto nuocere la paura che aveva saputo imprimere nelle loro fragili menti era tanta, palesata forse anche dell’impeto della liberazione che stavo donando loro.

 

Mi portano via ancora, questo lo accetto, forse mi premieranno con quel bastone.

Ecce. Salute!

Il ritorno del Cavaliere Politicamente Corretto.

Lo so, non si può non circostaziare l’accusa ad atteggiamenti politcally correct: che non siamo mica, eh?

In realtà di spunti per fornire una scala valoriale all’esecrabilità delle estremizzazioni PC ce ne sono più o meno ovunque, quindi, uscito dal precedente scivoloso della goffa gestione dei portatori di handicap in Hyaenidae https://alessandroferruzzi.wordpress.com/2016/04/17/hyaenidae/ mi sposto su un altro selciato insidioso.

La gestione dello diversità cultural-religiosa.

Partiamo dal presupposto che la religione è un 99% geografia (dato determinato a calare) e che le uniche religioni che fanno continuamente parlare di se e che generano da secoli e millenni disgrazia e morte sono quelle a matrice ebraica: cristianesimo, islam, ebraismo.
Ci è dato sapere che se nasci a Teheran avrai un’altissima percentuale di essere mussulmano, se nasci a Ingolstadt probabilmente ti avvicinerai tiepidamente al cristianesimo/cattolico e se sei di New York o sei un banchiere sei sicuramente ebreo.

Già questo dato pone seri interrogativi sulla validità della dottrina religiosa ma parleremo di questo altrove.
Passiamo al sodo ed al perché di questa iperbole verbosa ed autoreferenziale.

Ravenna, qualche giorno fa.
Il candidato sindaco PD assieme ad una delegazione di fedelissimi si reca in visita a quell’obrobrio architettonico che è la moschea locale e, come nella migliore tradizione messianica, reca doni di dubbia utilità (tipo la mirra e l’incenso, ma hey, se nasci in una stalla/grotta in mezzo a bestie da soma magari un po’ di incenso al sandalo per contrastare il puzzo di merda e la mirra da spalmarsi come la crema PREP possono valere come l’oro).
L’oggetto del contendere è una cornicetta comprata dai cinesi con le 9 Regole di Civiltà trascritte in italiano ed in lingua araba.

Ama il prossimo tuo come te stesso, Onora il padre e la madre, Non uccidere, Non rubare, non attestare il falso al tuo prossimo, non utilizzare droghe ed alcolici e denuncia chi ne fa spaccio od uso, Rispetta la Natura con le sue regole, Rispetta il lavoro come tuo diritto – assolvi il riposo dovuto e non sottostare a sfruttamento.

Un caso politico.
Aspettate due secondi che apro le porte del Delirio, perché da fuori non è possibile capire se non colpendo ripetutamente la testa contro una superficie a basso tasso di deformabilità.

Riporto testualmente “Gesto offensivo a chi vi ha aperto le porte della moschea ed offerto datteri” (una tale italiana convertita all’Islam) “Non condivido quel volantino e non ne sapevo nulla!” (il nostro candidato sindaco che si smarca in stile politico a-la A mia Insaputa). Si alza l’onda torbida del dissenso, la gente si scandalizza in un senso o nel senso opposto e quello che resta, al ritrarsi delle acque, è la desolazione sociale più nera.

Per queale equazione regalarti una tavola dei principi equivale ad accusarti implicitamente della sua violazione? Aldilà del cattivo gusto, ed intendo in termini squisitamente estetici, qual’è il problema di accettare un regalo di questo genere che esprime (male) concetti di regole sociali quasi universali?

Peggio dell’immotivata indignazione dei gruppi mussulmani c’è solo la retromarcia del candidato De Pascale, che si svincola addossando il deMerito ai suoi associati e scusandosi preventivamente con chicchessia stabilendo nuovi primati nell’autoabuso anale e nella sovrabbondanza di sentimento PC – eccola li, la strada che ci ha portato a giocare a campo minato ogni volta che si parla – non DI religione – ma DI QUELLE due fottutisime religioni.
La paura di contrariare l’interlocutore è tale e tanta da spingere questi abomini della pubblica amministrazione a slalom inumani che nemmanco una partita a Campo Minato a livello Hardcore.
E tutto si fa Semantica.
Tutto sublima e si ammanta di magico mentre immoliamo qualche centimetro di sfintere all’Idra del Politicamente Corretto inconsapevoli del fatto che atteggiamenti di questo tipo sono quelli che realmente promuovono il dissenso nel popolo e creano ed aumentano distanze già di per se ampie.
Se invece di cedere alle lusinghe melense e stucchevoli del sentimento PC il candidato sindaco, che si è fatto portavoce in deroga di un più ampio gruppo di personoe, avesse semplicemente affermato che in quel regalo

non c’è

nemmeno ci può essere

nessun tipo di contenuto offensivo, per nessun essere bipede antropomorfo indipendentemente dalla propria confessione (magari droga e alcool se ne può parlare) si sarebbe dato più spazio al buonesnso e meno ad una polemica sterile quanto le donne non ariane nella germania nazista.

Prossima volta, DePa’, un mosaichino con le colombe del Mausoleo di Galla Placidia e siamo tutti felici.

Aspettate… Galla Placidia, figlia di Teodosio, fervidamente cristiana e paladina della lotta al paganesimo…!!!

SCAPPATE!