E’ triste che questa elaborazione parta dalla sorgente che meno mi sarei aspettato ma tant’è, la fisiologia esime pochissimi sfortunati dalla binarietà del suo operato e dicendo pochissimi intendo molti meno di quelli che ci si sarebbe aspettato.
La fisiologia è Bella, non c’è bisogno di passare per l’utilizzo di droghe per indagare le alterazioni sinaptiche e la psicotropia, basta osservare il comportamento umano e tutte quelle aberrazioni degli standard di logica che propone in così larga misura.
In fondo stupriamo, rubiamo, ammazziamo, viviamo nella menzogna, tradiamo, mangiamo fino a scoppiare, muoriamo per una scopata senza preservativo, fumiamo, ci droghiamo senza dare una dignità artistica all’ebbrezza. Ecce Stronzi.
Partiamo da lontano, qualche anno fa avevo tra i contatti in quel-social-la una ragazza che si prostituiva.
Ecco, già qui mi piace osservare in me stesso l’affanno con cui ho cercato di rendere socialmente e formalmente accettabile il periodo che ho appena digitato – questa ricerca costante della forma-adatta…
Ripartiamo.
Su facebook seguivo una tizia, di bell’aspetto e molto giovane, che si dava per soldi – poco velatamente, postando da brava comunicatrice ormonale foto di lei seminuda, di lei truccata fino allo spirito santo che correva sul tapis-roulant per mostrare l’atleticità del suo giovane corpo ed altre foto di lei che compra cose e che ammicca, testualmente, in cerca di generosi mentipallate che la volessero accompagnare a fare shopping epoisivedrà. Che la nobiltà di intenti obbliga al sottinteso, parlare di cazzi mentre si indossa un berretto a visiera larga con un logo Gucci talmente grande da oscurare Marte in perielio, non sia mai.
I commenti maschili, sotto, erano il Mondo.
Se è inutile sofferamarsi sui soliti adescati/adescatori più o meno sinotticamente ridicoli, protoanalfabeti reali, esprimenti un disagio che non ricordo di aver più visto dagli sfolgoranti e fluorescenti anni 80, altri facevano una cosa strana:
La offendevano.
E dagli di troia, puttana – a denti stretti, in modo criptico ma stracolmo di un livore che non trova ragioni. Trasversalmente, in modo multigenerazionale, ma tutti mediamente sul rivoltante-andante.
Qualche giorno fa una ragazza che conosco, che non c’entra nulla con la prima e che non è esibizionista, è l’Esibizionismo incarnato (nel senso buono) – gira questa foto di lei senza veli.
Troppo ghiotto, Parte il test: chi la osserva e ride, chi la osserva ed esclama l’esclamabile banalmente impiccato al cappio del flusso testicolare ed infine chi si lancia da novello Torquemada nella reprimenda inquisitoria commentando aspramente le abitudine della giovine-traviata.
La vorresti e – come capita sempre – non l’avrai.
Qualcosa ti si muove all’interno, qualcosa che pulsa e ti obbliga a produrti in una smorfia di Vero Odio tra denti digrignati, stridenti come unghie che si spezzano su una lavagna, fastidio che monta perché tutto il testosterone che hai prodotto resterà li in attesa di una sega o di un pugno in faccia. Allora dal momento che non puoi scatenarti nella libido, che al testosterone è affine, lo muti in violenza, verbale, fisica, emotiva. La trasformi in bile, in livore e ti scagli contro l’oggetto del tuo desiderio sbracciandoti e strappandoti i capelli, invocando la collera dei giusti e se c’è tepmo un pompino in tangenziale, sentendoti una persona migliore ed un faro di Morale ed integrità ad illuminare la notte di queste CoscieNze Nere e sporche.
Tutto questo patrimonio di dolore e di sofferenze, per un corpo femminile Nudo.
A questo punto verrebbe da dire che gli uomini fanno schifo, cedo alla tentazione ed avvallo la teoria – ma la verità è che l’umanità è semplicemente sopravvalutata, che siamo mediamente piccoli, sporchi e meschini solo se ci misuriamo sul metro degli standard che in altri luoghi ed in altri tempi abbiamo fissato per noi stessi sbandierando qualità che in realtà non ci appartengono se non per poco, se non a pochi.